Family Act – di Franco Berardi Bifo
di Franco Berardi Bifo
“se le culle sono vuote la nazione invecchia e decade”
(Benito Mussolini)
Il virus cos’è è stato?
L’ultimo avviso, credo. Ha devastato
qualcosa dentro ciascuno
con il terrore di essere intubato
per evitare cosa?
Per un po’ abbiamo pensato
che forse
saremmo diventati
non dico migliori che non vuol dire niente
ma meno aggressivi, meno assatanati
dall’ansia di proprietà che ci rende stupidi.
Invece prolifera la violenza come mai prima:
si moltiplica Rodrigo Dutarte fiero di essere un assassino
si moltiplicano a perdita d’occhio i campi di concentramento per migranti
e inorgoglisce lo stato di Israele
che oggi dichiara l’Anschluss
senza far troppa attenzione
alla scelta delle parole o forse
forse no, scegliendole con cura.
Dopo il collasso del duemilaeotto
abbiamo salvato le banche
prendendo i soldi dalla sanità e dalla scuola
e infatti l’ignoranza galoppa
e scarseggiano reparti di terapia intensiva.
E adesso i proprietari
vogliono essere finanziati dallo stato
perché la domanda è crollata
e i soldi saranno sottratti alla scuola
e al sistema pubblico della sanità.
E’ questo crescendo di miseria e di violenza cui abbiamo assistito
nel nuovo secolo, che mi fa pensare
che non sarà bello partecipare all’ultimo spettacolo,
perché l’orrore è destinato a superare
le difese che avevamo creato
quando l’umano era amico dell’umano.
Il falco lo sparviero e l’avvoltoio
volteggiano nei cieli di cobalto,
perché sanno che sarà presto l’ora
del destino più alto:
il divenire nulla.
Lo so che sto scrivendo cose orribili.
E so anche di non avere il diritto
di parlare a nome di altre
io che non posseggo un corpo capace
di pronunciare il verdetto.
Lo so ma qualcuno
deve pure dirlo
qualcuno deve pur annunciare quello che i cieli
nascondono.
E allora penso che da questa storia
dovremmo almeno trarre una lezione:
non è proprio il momento
di incrementare la procreazione.
Lo so lo so, l’hai fatto perché ami i bambini
tanto da non curarti del fatto che il tuo
sarà arrostito prima di avere vent’anni.
Potresti adottare invece uno dei tanti
cui hanno ucciso la madre
in quei campi di detenzione
che l’Italia finanzia in Libia
per protegger le nostre frontiere
da tutti quei bambini che non sono italiani.
Poiché siamo lontani
da potergli offrire una vita che si possa dire umana
ora che inarrestabile dilaga l’orrore in ogni contrada,
proviamo almeno ad ascoltare
quello che hanno da dirci
i non ancora nati:
se siamo destinati
a vivere all’inferno
per favore lasciateci in pace
in questo comodo abisso
del nulla eterno.